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CAMMINI SACRI FRA MARCHE E UMBRIA

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5 itinerari tra Loreto, Fabriano, Gubbio, Assisi e Norcia Loreto Fabriano Fabriano Assisi Assisi Colfiorito Fabriano Fabriano Castelluccio Norcia Fabriano Gubbio Autore: Mauro Chiorri Roberta Antonini n quasi tutte le località montane è possibile uscire di casa, trovarsi subito sul sentiero ed …andare. Quando tale opportunità si abbina ad un territorio che parla del passato, alla persona che sa ascoltare, allora possiamo entrare nel magico mondo di Apri l’uscio e vai. Andare da escursionisti moderni ma con lo spirito degli antichi viandanti che seguono, nel nostro caso, i sentieri del verde Appennino per boschi, creste e cime riscoprendo con un po’ di sana fatica il piacere delle cose semplici. Viandanti su cammini sacri che amano rivisitare l’eremo, la pieve, la rocca, la cittadella, i grandi percorsi delle transumanze, i con- tesi terreni di battaglie insieme ai recenti segni che l’uomo lascia. Amici che faticano per poi apprezzare, a sera, la buona compagnia di chi preferisce incorniciare per immagini i ricordi del passaggio nella natu- ra, senza offenderla né danneggiarla. Pellegrini aperti a forti sensazioni emotive suscitate dalla innegabile religiosità delle valenze. E’ un camminare per lunghi percorsi, quindi ben allenati e ben informati, con posti tappa ad equidistanza variabile e con possibilità di rifornimenti. In alternativa all’intero tragitto, in tutto o in parte, si possono compiere appaganti singole escursioni da qualsiasi posto tappa o intermedio. Un invito ad andare con calma, serenità e soprattutto con solide motivazioni per non ridurre troppo l’orizzonte all’aspetto podistico che ripagherebbe solo una parte dell’impegno profuso. Il territorio umbro marchigiano non ha grandi pianure, grandi montagne, grandi colline, grandi valli, grandi fiumi, grandi foreste. Ha di tutto un po’ in un alternarsi continuo di monti, di valli, di pianure, di boschi, di fiumi. Ed è proprio questo alternarsi incessante di panorami diversi a renderlo particolarmente gradevole e interessante. Non stanca mai, perché prima che un’immagine si sia completamente mostrata, lascia il posto a un’altra. Alla sua bellezza, poi, si aggiunge il fascino misterioso della storia e delle memorie. Anche percorrendolo velocemente per i tantissimi piccoli borghi e frazioni, ma soprattutto camminandolo con calma per godere della natura, è un continuo trovarsi davanti a una chiesa, a una cappella, a un monastero, a un castello, a un piccolo borgo, a ruderi… In questi incontri è inevitabile domandarsi: Cosa è?. Cosa è stato?. Che storia racconterà?. Non è facile avere risposte, perché sempre più spesso molti di questi luoghi sono chiusi. E se hai tempo, modo, volontà di trovare la chiave come suggerito dal cartello, chi te lo illustrerà? Bisognerebbe disporre di una pubblicazione, magari sintetica, da poter portare in tasca o nello zaino o nel cruscotto. Ci vorrebbe proprio, perché domandarsi cos’è stimola a saperne di più su cosa è stato, a cosa è servito, perché è lì in quella posizione, perché si è conservato, perché è stato lasciato in abbandono. Ecco che una guida agile e schematica stimolerebbe a cercare notizie più approfondite, che porterebbero a domandarsi come mai in questo territorio siano presenti tante memorie di storia e di fede, e come mai uomini capaci di cambiare il corso della chiesa e della storia, abbiano trovato tra questi monti tra queste valli, tra questi boschi, tra questi torrenti il senso della loro vita e della loro ispirazione. San Francesco li ha camminati e pregati tutti. San Romualdo, che vi tornava dai suoi viaggi per fondare altri eremi, volle terminare il suo cammino tra questi boschi. San Silvestro fece nascere qui la sua famiglia religiosa. E come mai i loro discepoli, pur diffondendosi per l’Italia e per il mondo, non hanno mai smesso di costellare delle loro opere questo territorio? Ci deve essere qualcosa di particolare tra questi monti, tra queste colline, tra queste valli, tra questi boschi, tra questi torrenti. Che siano questi panorami che non stancano mai perché cambiano a ogni curva, mostrando non soltanto qualche pagina, ma l’intero libro della bellezza della natura, che pacatamente guida a pensieri e riflessioni che rendono dolce naufragare in un mare più ampio di quello che gli occhi possono contemplare: il Creatore? Ecco perché ci vorrebbe una guida per rispondere alla curiosità, per stimolare l’interesse e per trasformare storie e vicende passate in significati attuali per coloro che percorrono questo straordinario territorio. Ci vorrebbe proprio! E finalmente c’è. Cammini sacri fra Marche e Umbria di Mauro Chiorri e Roberta Antonini risponde perfettamente a queste esigenze. Non rimane che ringraziarli per questa preziosa fatica.

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